Dove si trova Misanapata?
Si trova in Perù, nella regione di Cusco, nel Perù
del sud, ma bisogna andare ancora più a sud per trovare il
distretto di Accha, una comunità con 5000 abitanti e poi si
incontra Misanapata, poche case disperse in una valle ad 1 ora e
mezza da Accha, a 3200 metri di altitudine. La scuola ospita i
bambini e i ragazzi di un vasto territorio e per questo alcuni di
loro camminano per ore per poterla frequentare. Non è facile
raggiungere quel luogo, perché ci vogliono 5 ore e mezzo da
Cusco dove ha sede il Centro a cui facciamo riferimento. Non capita
di andare lì tutti i giorni, la strada è asfaltata solo
nella prima ora di marcia, dopo è sterrata, piena di curve e
di strapiombi.
Le coordinate: 14°01'07.9"S 71°50'16.8"W
Aggiornamento 2020
2020: PROGETTI IN PERIODO DI PANDEMIA
In questo anno il Centro è coinvolto pesantemente
nella lotta al COVID 19. Il Perù è uno dei Paesi del
mondo che percentualmente ha più decessi. Il virus ha
colpito tutte le zone: le grandi città, la costa, la sierra
e la selva. La chiusura totale in una regione dove l’economia
prevalente è di carattere informale ha creato situazioni
drammatiche mettendo in chiaro contraddizioni consolidate.
E’difficile far osservare la chiusura e l’isolamento
per cui l’infezione è a livelli drammatici. Si
aggiunge la mancanza di posti letto in terapia intensiva e di
ossigeno. Il mercato nero e la corruzione stanno facendo il resto.
L’associazione “Ascoltiamo le voci
che chiamano” sta appoggiando il Centro nell’invio di
viveri, materiale per l’igiene personale e disinfettanti per
300 famiglie. Si sta adoperando per stare vicino alla popolazione
dispersa sulle Ande e in accordo con le amministrazioni locali
cerca di assicurare la scuola a distanza, con ogni mezzo. Per i
bambini e le bambine della primaria e delle prime due classi della
secondaria si utilizza la radio e la TV dove è possibile,
WhatsApp e Internet. Per raggiungere anche i luoghi dove non arriva
alcun segnale si sono predisposte delle dispense cartacee con
schede didattiche contenenti giochi, esercizi, lezioni di varie
materie per 500 bambini. Il Centro, in questo momento, è in
estrema difficoltà: il personale è infettato, non
può ricevere nessuno ed è, quindi, crollata la
presenza di turisti. Accoglie solo le bambine che devono seguire il
programma scolastico del Ministero dell’Istruzione tramite
Tv, ma nessuno di loro può recarsi nelle comunità.
Più che mai, oggi, è forte l’impegno dei nostri
84 soci e dei tanti collaboratori nel sostenere questa fase,
veramente difficile, anche nell’aiuto. Tutti speriamo che la
situazione possa migliorare al più presto.
"Un fiume vedo, grande e misterioso, la nebbia
lo avvolge e oscuri scogli lo rendono insidioso. Anse e rive
nascondono e palesano e l’acqua scorre ora lenta ora
vorticosa. Nessuno sa, nessuno conosce cosa succederà, ma
il delta si allarga, da un unico fiume ne compaiono altri,
rivoli sono alcuni, altri meandri gonfi di acqua, percorsi
diversi incontro al mare. Così sono gli uomini di questa
terra…ognuno è fiume e ognuno si disperde. Ognuno
è una “storia” per piccola che sia. Ognuno
lascia traccia, almeno per un po’, in coloro con cui ha
condiviso il tempo della vita.
Ci sono persone che
lasciano tracce più profonde: hanno più
“acqua”, più energia, più
intelligenza, più fortuna e hanno trascinato coinvolto,
hanno attirato altri nella loro scia, hanno scavato e
modificato, hanno reso fertili e donato vita e luce ad altre
esistenze, laddove sarebbe stata desolazione e morte.
Questo mi viene in mente se penso a Vittoria"
Così scrive Franca Formento, la curatrice del
libro, nell’incipit del libro “Incontrarsi
– Il sogno di Vittoria e il filo delle storie”.
Il libro è ispirato dalle lettere che Vittoria
Savio, un’insegnante piemontese, spediva alla sua famiglia
nei primi anni trascorsi in Perù, con le donne delle
comunità andine. Il libro disegna nei particolari scenari
di vita difficili, racconta la vita di Vittoria e il suo rapporto
con l’umanità incontrata, la fatica di un adattamento
al contesto e l’impegno in difesa dei bambini, delle bambine
e delle donne. La lettura delle lettere suscita emozioni e ricordi
che gli amici e le amiche hanno raccontato facendo emergere la
personalità di Vittoria.
Contiene tante storie.
Contiene le storie di bambine salvate, ma anche
quelle raccontate da persone che hanno incontrato Vittoria, prima
e dopo il suo trasferimento in Perù, di come, lungo il suo
percorso di vita è riuscita a creare una rete di persone
che hanno conosciuto, grazie a lei, luoghi, situazioni,
fragilità di mondi lontani.
I racconti hanno
richiamato esperienze simili di persone che, impegnate “sul
campo” in altre parti del mondo, operano nei confronti degli
ultimi con grande dedizione. Questi racconti si intrecciano e
svelano mondi dove i diritti fondamentali delle persone sono
negati, accennano a periodi storici drammatici,
all’attualità con le sue emergenze sociali. Il testo
è impreziosito da poesie scritte da Eva Maio che ci fanno
soffermare sui nodi fondamentale dei racconti.
Aggiornamento 2022
Gli alunni e le alunne della scuola primaria di
Treppo Grande premiati al Teatro Giovanni da Udine il 14 maggio
2022
I racconti di solito cominciano
così: C’era una volta!
A noi
però non va bene, a noi va bene dire C’è,
ci sono…..adesso!!
Raccontare…..,
questo è uno degli obiettivi dell’associazione “Ascoltiamo
le voci che chiamano”, raccontare a tutti, ma soprattutto ai
bambini.
Questo succede da anni, raccontare ai
bambini della scuola primaria di Treppo Grande (Udine) che con
curiosità vogliono sapere dell’esperienza dei
volontari dell’associazione nelle Comunità andine del
Perù.
Noi raccontiamo, mostriamo le foto
e l’ascolto è assicurato, un ascolto attivo, curioso a
cui seguono fiumi di domande. Si crea un ambiente di apprendimento
e di condivisione. I bambini e le bambine accolgono le storie, i
modi di vivere, le abitudini, le fragilità e le sofferenze
di altri bambini. Ne prendono atto, non giudicano, riflettono,
scrivono, disegnano. Questo è quello che possono fare i
bambini nel segno della solidarietà e della condivisione.
Gli adulti li indirizzano, la loro maestra coglie il loro
coinvolgimento e li stimola a creare un racconto corale: tutti
partecipano, e durante la stesura servono precisazioni, sfumature,
confronti (i bambini non si accontentano di frasi
generiche…). Ne deriva un racconto in prima persona, ricco
di conoscenze ed emozioni che disegna un affresco reale della
situazione dei bambini delle Ande peruviane.
A
destra il racconto che ha vinto il Premio Terzani, alla Sezione
Scuola primaria, Sezione testi.
Lo hanno scritto i
bambini e le bambine della classe V^ di Treppo Grande: Benedetta,
Elia, Emanuele, Emma, Mattia, Ilaria, Jael, Luigi, Rosetta,
Sirio, Sofia, guidati dalla maestra Nadia Lunardi.
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i disegni dei bambini