Ricordi di Luigina (2020)

"Da ragazza aiutavo mio padre in sartoria. Quando lui doveva cucire degli abiti femminili, mi chiedeva di disegnarne il modello per poter vedere il risultato finale. Questo mi gratificava molto. Nel tempo libero, invece, realizzavo ritratti a matita a partire dalle fotografie degli attori in voga in quel periodo.
L’unica distrazione durante il lavoro con “ago e filo” era l’ascolto della radio. Una volta alla settimana, nel pomeriggio, c’era una trasmissione di domande e risposte dedicata ai ragazzi, dal titolo “Radio Circoli in Circolo”. Dopo una puntata, ho mandato alla Rai la risposta esatta a un quesito. Ho vinto e per premio ho ricevuto una scatola di pastelli acquerellabili e un compasso: così ho cominciato a dipingere!"

da Beppino Tosolini - pittore (2020)

Luigina Biancuzzi è un'artista che spazia dall'acquerello, all'olio ed alla ceramica.
L’ispirazione della sua creatività è la bellezza naturale nelle sue forme più semplici e vitali che si trasformano, sulla superficie pittorica e sulla materia scultorea, in una sorta di dinamismo particolare che sfocia in una rappresentazione di grande fascino e di notevole spessore artistico.

da Loris Castenetto - scultore (2020)

Ho avuto modo di vedere i lavori di Luigina Biancuzzi in varie occasioni.
Ho notato con piacevole sorpresa che si trattava di una personalità felicemente dilettante (soprattutto nella scelta dei soggetti) e di sicuro talento per abilità esecutiva, tipica di chi guarda e capisce la tecnica dei maestri di riferimento.
Non è da dilettanti l’evoluzione nel tempo: Luigina ha la personalità di chi mette a fuoco l’esistenzialità col proprio mondo poetico e cresce aggiungendo competenze alla tecnica. Il tutto guidato e sostanziato da uno squisito sentire al femminile che ispira rispetto.
Non mi stupisce che Luigina Biancuzzi piaccia alla gente e nemmeno che ottenga consensi critici positivi ai concorsi: convincono la sua sincerità d’espressione, il rapporto concretamente positivo con la vita e l’equilibrio emotivo.
In lei c’è “volontà d’arte” autentica (sempre più rara!) a fronte di tante e noiose “velleità” d’arte che si vedono in giro con la pretesa di novità.

da Thomas D. (2014)

La Biancuzzi interpreta in queste tre opere l’amore per la sua terra, il respiro della natura e delle cose come lei le sente interiormente e le rende pittoricamente attraverso una struttura luministica di alta poetica ed espressività.

Galleria “Crisolart” 674, 9th Avenue – New York
Giugno 2014

da G.F. Peressi (2002)

Vive e lavora a Ceresetto di Martignacco (Ud). Nata a Martignacco un sereno agglomerato di case che stimolano la fantasia creata dall'artista dove si cimenta a esternare attraverso la pittura le sue prime sensazioni. La vita e il lavoro le fanno creare una pausa operativa fino al 1989, quando frequenta un corso di pittura. Avendo rinverdito le sopite necessità interiori, frequenta, assetata di conoscere, I corsi di pittura ad olio, di acquerello, di nudo. Gli accompagnatori di questo suo viaggio sono professori/artisti di grande lustro nell'arte figurativa.
Il colore, la grafica si fanno da parte quando lo stimolo diventa necessità materica. La materia si trasforma sotto le mani che da subito risultano abili per forgiarsi in immagini tridimensionali che trasudano di espressione interiore. Frequenta, assiduamente per questo, i corsi della prof. Blasuttig. Ecco che dalle analisi del quotidiano nascono opere di modellato in creta eccellenti. Il senso plastico è accarezzato per divenire quasi sensuale e non mal tormentato anche quando il soggetto è dinamico. L'aspetto prossemico e gestuale sono la scusa per la continua ricerca volumetrica. Il gesto si fa luce ombra, l'espressione si mostra quale interiorità e sensazione. Piace qui ricordare una sua prima opera modellata che rappresenta la testa della sua amata nonna; il volume, il modellato si racchiudono in una forma circolare che mettono in evidenza la fisionomica della figura. Le superfici appaiono accarezzate dalle mani di un'artista che vogliono esprimere amore per quello che l'opera va a significare: il sentimento interiore viene pudicamente esternato. Le opere della Biancuzzi si rileggono con la curiosità e la gioia di ricevere il messaggio che loro ci indicano.
Il colore per l'artista è materia pigmentata come parte di un grande infinito di tonalità. I soggetti prediletti mostrano nelle figure un atteggiamento, nella costruzione del quadro, materiale, una "flesciata" in attimi di dominio dello spazio. La tavolozza è intesa con tonalità di tipo veneziano, dove la luce non rimbalza ma sottolinea e crea il senso volumetrico.
In maniera più o meno inconscia Luigina con la sua ricerca persegue la vittoria sul dato per scontato per realizzare, magari vincendo contro tutti. Questa pittrice, possiede quel qualcosa aggiungendosi alla natura di donna impegnata, la capacità di dire cose nuove ma antiche nel tempo attraverso le tele, anche per la necessità che ha di esprimersi per farsi leggere.

Luigina Biancuzzi - pittrice e ceramista

Luigina Biancuzzi - pittrice e ceramista