CELEBRAZIONE FESTA DELLA LIBERAZIONE 2024 a Martignacco

L’incontro è avvenuto alle ore 18.00 del 24/4/24 all’inizio di Via Pietro Martini a Martignacco.
Alla presenza di alcuni parenti dei partigiani caduti, di numerosi cittadini, del Sindaco di Martignacco, Mauro Delendi, del Sindaco di Sedegliano, Dino Giacomuzzi, del vicesindaco di Moruzzo, Enrico Di Stefano, dell’ex Sindaco, Gianluca Casali, dei rappresentanti dell’Associazione Alpini di Ceresetto-Torreano, del Comandante della locale stazione dei Carabinieri, dell’Ana di Ceresetto-Torreano, dei volontari della Protezione Civile comunale, della Polizia locale e delle Associazioni partigiane è iniziata la Celebrazione istituzionale di questa Festa Nazionale.

Il Sindaco di Martignacco ha espresso la massima preoccupazione per la situazione che stiamo vivendo. Guerre sparse in varie parti del mondo e vie diplomatiche percorse debolmente. Unica voce forte che si leva è quella di Papa Francesco che sta cercando in tutti i modi di percorrere vie per tregue e dialogo fra le parti. Ricordando il sacrificio dei nostri partigiani ha motivato la nostra debolezza nel difendere il patrimonio di valori che hanno contraddistinto la loro lotta e i loro sogni di democrazia invitando tutti a dare il proprio contributo per il miglioramento della società in cui viviamo.

A portare il saluto a nome della locale Sezione ANPI è stata, poi, la Prof. Martina Campagnolo. Riportiamo alcuni punti:
“Nel ricordare, con gratitudine, i nostri partigiani caduti: Pietro Martini, Artico Sabbadini, Settimio Codutti, Alfiero Coseano, Pietro Linzi e Giovanni Ferrari che hanno testimoniato l’impegno della scelta a combattere la violenza del nazifascismo e a credere nella possibilità di costruire una società in cui libertà, giustizia ed eguaglianza fossero le basi su cui fondare una nuova società, ci pare opportuno citare le parole di Italo Calvino:
… Dietro il milite delle Brigate nere più onesto, più in buonafede, più idealista, c’erano i rastrellamenti, le operazioni di sterminio, le camere di tortura, le deportazioni e l’Olocausto: dietro il partigiano più ignaro, più ladro, più spietato c’era la lotta per una società pacifica e democratica, ragionevolmente giusta, se non proprio giusta in senso assoluto, chè di queste cose non ce ne sono. …”
… Ribadiamo, qui, oggi, il nostro netto dissenso alle nuove forme di autoritarismo che ledono diritti dati per acquisiti. Ci riferiamo all’attacco alla legge 194 (quella sull’aborto), agli attacchi violenti nelle manifestazioni organizzate dagli studenti, agli attacchi della stampa che non condivide linee di governo e non ultimo i maltrattamenti nei luoghi di contenzione.
Riteniamo questi comportamenti non degni di una società democratica in cui si pensava di vivere.
Per quanto ci riguarda ci troveranno presenti nella denuncia, nella reazione non violenta, con argomenti precisi per ii confronto democratico.
Ci troveranno presenti anche nel pretendere azioni concrete nazionali ed europee sul tema della PACE.
Non basta solo stringerci fraternamente ai popoli che ora subiscono la guerra, dobbiamo, con forza ribadire il valore della PACE.
La possibilità di uso delle bombe atomiche, di invio di armi e di truppe europee in luoghi di guerra aprono scenari pericolosissimi e dagli esiti non controllabili dalla Comunità Internazionale.
Come ANPI siamo vicini alle associazioni che si impegnano come OPERATORI DI PACE in quelle zone e in contrasto netto con l’invio di armi e di operazioni che impegnano truppe italiane in quelle zone.
Gino Strada ha sempre sostenuto che “La guerra rappresenta la più grande vergogna dell’umanità”.
Saper costruire ponti e legami nuovi si può e noi, regione di confine possiamo testimoniarlo rafforzando i rapporti con le nazioni confinanti, ora nazioni europee, come ha dimostrato di saper fare il Presidente Mattarella e praticare forme civili di accoglienza.
Viviamo un’epoca di grandi sfide per l’umanità che richiedono scelte oculate di cambiamento non solo europeo ma globali.
L’EUROPA in cui crediamo non può essere balbettante come ora, ma deciso interlocutore di mediazione e di risposte concrete alle problematiche attuali.
Come i nostri partigiani, dobbiamo operare, nel confronto e nella pluralità, per una società europea e globale diversa, nel rispetto pieno dei diritti dell’uomo, degli altri esseri viventi e della terra. …”

Dopo la deposizione della corona d’alloro, la Celebrazione si è conclusa in via Cividina di fronte alla lapide in ricordo del Partigiano osovano Pietro Linzi. Al saluto del Sindaco ha fatto seguito l’intervento del Dott. Jurij Cozianin, rappresentante dell’APO di Udine che, ricordando il Partigiano osovano Pietro Linzi “Popolare”, ha richiamato tutti a praticare gli insegnamenti della Resistenza con il dovere della responsabilità civica. La sua riflessione ha approfondito alcuni principi costituzionali attinenti ai doveri: i valori e i principi della Costituzione, garante della libertà e dell’aspirazione alla pace, ci siano da guida in tutte le azioni concrete di cittadinanza attiva e impegno civico. Ha poi invitato tutti a partecipare, oltre alla Celebrazione istituzionale di Udine, alla cerimonia presso il cimitero britannico dei caduti di Adegliacco, testimone di un’altra importante pagina di storia da approfondire e conoscere.
Il dott. Cozianin ha poi donato copia della sua ultima pubblicazione “La Libertà in un fazzoletto verde - partigiani stranieri con la Osoppo-Friuli” al sindaco e alla famiglia del partigiano Linzi, sempre presenti alla Celbrazione.

Qui le corone d’alloro sono state due: una del comune e una dell’APO.

25 aprile 2024 a Martignacco

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