Non è una ricorrenza, serve per fare il punto sulla realtà del vivere delle donne nel nostro tempo. Riflessione su dati concreti, sull’efficacia degli strumenti di contrasto adottati fin qui utilizzati, sull’applicazione di risoluzioni in diverse realtà culturali e sociali del vivere delle donne di paesi lontani.
Il RUMORE fatto e sentito quest’anno dentro e fuori dalle scuole ci ha offerto spunti e rinvigorito. Ragazzi e ragazze insieme per dimostrare attivamente non solo rabbia e indignazione, ma esigenza e bisogno di potersi esprimere nella libertà che deve essere riconosciuta ad ogni essere umano.
Citavano l’Art. 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona.”
È scritto, ma nella pratica?
I giovani che hanno fatto RUMORE chiamano “chi ha in mano il potere” alla responsabilità di cambiare le cose. Chiedono atti concreti, controllo dell’efficacia degli strumenti, cambiamento.
“Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima” – “Io indosso la libertà” e …- dimostrano un salto nei bisogni delle nuove generazioni e dell’intera società. Il loro e il nostro RUMORE abbatta sia MURI ANTICHI CHE RECENTI e INERZIE NELL’EFFICACIA DELLE MISURE DI CONTRASTO.
Inseriamo alcune locandine di eventi ed iniziative organizzate per riflettere sulla problematica.
Chi vuole segnalare altre iniziative o commentare eventi a cui ha partecipato ci invii il proprio materiale e/o commento
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